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Vero è che mai tirarsi indietro quando ogni occasione è quella giusta per bere una birra, soprattutto una birra come si deve. Vero anche che molto spesso le occasioni per lasciarsi andare a questa e altre pratiche più o meno salutari per spirito e corpo sono dettate più dal caledarario social e dalle mode che non dalla effettiva voglia e ispirazione momentanea di celebrare un momento di convivio alcolico.

Benedetta polemica


Le polemica in Italia, o meglio un certo tipo di polemica, quella che una volta si sviluppava nei bar e oggi fra i commenti sotto ai post dei social network, si sa, è un passatempo che non va mai fuori moda ma si ricicla, reinventa, trova nuove forme per esprimersi, tanto che si ha quasi l’impressione che sia sempre un passo avanti a noi, pronta a scatenarsi quando meno ce l’aspettiamo.
Calcio, ovviamente, nell’ultimo anno la geopolitica, prima ancora le malattie infettive, il Festival di Sanremo, la politica e, più di ogni altra cosa, la cucina: come si dice in questi casi, non accettiamo lezioni da nessuno!

Il Mezcal merita maggiore attenzione e cura da parte di chi lo sorseggia e da parte di chi lo serve. Spesso infatti questo distillato viene bevuto distrattamente, magari per darsi un tono esotico o per impressionare la ragazza di turno con la solita vecchia storia del verme nella bottiglia (falsa!), ma ci arriveremo.

Nel corso degli anni il nostro approccio ai distillati, almeno a partire dagli anni ottanta, è stato frenetico, da tutto e subito, un consumo sbilanciato verso la quantità a discapito della qualità. Pensate a tutti quei cocktail preparati male con ingredienti ancora peggiori o a quegli shot con sale e limone in discoteca, che tanto dopo un certa ora chi li distingue più i sapori. Solo negli ultimi tempi le cose stanno iniziando a cambiare, e anche per quanto riguarda i superalcolici (per il gin per esempio ne parlammo qui) così come per la birra e il vino si sta puntando sempre più con decisione verso un consumo consapevole, bere meno ma sapere cosa si sta bevendo e riconoscere la qualità del prodotto per essere in grado di assaporarlo meglio.

A proposito delle birre di Natale vi abbiamo già detto tutto, e in ogni caso anche quest'anno vi offriremo la possibilità di santificare le feste con le migliori in circolazione.
Ci è venuta però voglia di raccontarvi qualcosa su quelle che potremmo definire Birre di Natale che non lo sono, ma che in questi giorni, per spezzare fra una Brighella e l’altra, ci stanno benissimo. Stiamo parlando delle Bock, uno stile birraio a bassa fermentazione tipico delle lager.

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