News

Il Mezcal merita maggiore attenzione e cura da parte di chi lo sorseggia e da parte di chi lo serve. Spesso infatti questo distillato viene bevuto distrattamente, magari per darsi un tono esotico o per impressionare la ragazza di turno con la solita vecchia storia del verme nella bottiglia (falsa!), ma ci arriveremo.

Nel corso degli anni il nostro approccio ai distillati, almeno a partire dagli anni ottanta, è stato frenetico, da tutto e subito, un consumo sbilanciato verso la quantità a discapito della qualità. Pensate a tutti quei cocktail preparati male con ingredienti ancora peggiori o a quegli shot con sale e limone in discoteca, che tanto dopo un certa ora chi li distingue più i sapori. Solo negli ultimi tempi le cose stanno iniziando a cambiare, e anche per quanto riguarda i superalcolici (per il gin per esempio ne parlammo qui) così come per la birra e il vino si sta puntando sempre più con decisione verso un consumo consapevole, bere meno ma sapere cosa si sta bevendo e riconoscere la qualità del prodotto per essere in grado di assaporarlo meglio.

A proposito delle birre di Natale vi abbiamo già detto tutto, e in ogni caso anche quest'anno vi offriremo la possibilità di santificare le feste con le migliori in circolazione.
Ci è venuta però voglia di raccontarvi qualcosa su quelle che potremmo definire Birre di Natale che non lo sono, ma che in questi giorni, per spezzare fra una Brighella e l’altra, ci stanno benissimo. Stiamo parlando delle Bock, uno stile birraio a bassa fermentazione tipico delle lager.

Sembra ieri che vi parlavamo delle birre di Natale e invece tra un pandemia che sta finendo e una guerra in corso è già tempo di occuparci di Pasqua con la sua doppietta pranzo domenicale con i tuoi e grigliata di pasquetta con chi vuoi.

Per aprire le danze della domenica di Pasqua con un aperitivo degno di nota, il Sumelech per noi rimane sempre la scelta più azzeccata così da poter assaporare un extra brut con un carattere e un profumo che solo la montagna riesce a dare. (I pochi che ancora non sanno di che cosa stiamo parlando possono cliccare qui)

E vado dal barone ma non gioco a dama e bevo birra chiara in lattina, cantava Rino Gaetano, e ne aveva ben donde, dato che a differenza di quanto uno possa pensare di primo acchito, la lattina è probabilmente il miglior metodo possibile di conservazione della birra.

Lo sappiamo, per molti ancora oggi la birra in lattina è sinonimo di scarsa qualità, una birraccia da bere quasi senza pensarci, tutta d’un fiato. Vero è che in molti casi è proprio così, ma allo stesso tempo quando si parla di birre di alta qualità, soprattutto se IPA o APA molto aromatiche negli ultimi anni è stata proprio la lattina ad affermarsi come metodo migliore di conservazione.

logo

 

Il Tabernario
Via Zara, 2, 23100
Sondrio SO

Tel: +39 0342 053040
Email: info@iltabernario.it

lunedì chiusi
martedì  17:30 - 24:00
mercoledì  17:30 - 24:00
giovedì  17:30 - 24:00
venerdì  17:30 - 01:00
sabato  17:30 - 01:00
domenica chiusi

"Ho dei gusti semplicissimi; mi accontento sempre del meglio".

(Oscar Wilde)

© Il Tabernario | Privacy policy | Cookie policy