Ci trovi a Sondrio, in Valtellina. Come tutte le storie anche quella del Tabernario Enoteca delle Alpi è una storia fatta di incontri, scoperte, compromessi, cambiamenti e addii. Nulla di straziante, anzi… è la vita. Un equilibrio in costante divenire, un giusto, a volte faticoso, incontro fra la potenza dei nostri sogni e i desideri dei nostri clienti.
L’obiettivo è quello di potersi sempre e comunque distinguere, ma senza supponenza, e con umiltà e lucidità, aver sempre fame di sapere. I nostri percorsi professionali sono diversi ma ben si integrano e completano. A Sondrio, in Valtellina siamo tornati dopo esperienze in altre regioni d’Italia con il desiderio di proporre qualcosa di diverso.
La nostra è una divertente e quotidiana lotta contro i luoghi comuni. Qui ci sono persone appassionate e dedite alla ricerca e alla sperimentazione, prima di tutto veri gourmand. Non ci sono sommelier ma uomini assolutamente convinti che come sosteneva Mario Soldati il vino, specialmente in Italia, è la poesia della Terra. Senza scomodare la filosofia, quella vera, crediamo che con umiltà, passione, tanta curiosità e apertura rispetto al resto del mondo si possano creare abbinamenti tra cibo e vino e tra cibo e birra davvero interessanti e capaci di esaltare l’uno i sapori dell’altro e creare così un’esperienza di gusto a 360 gradi.
Ovvio, la scuola c’è stata, non ci siamo improvvisati ma siamo convinti di essere tutto fuorché arrivati. Fra i tanti pallini che abbiamo c’è n’è uno a cui mai rinunceremo: la costante ricerca del buono e del bello, a cominciare da quella delle materie prime. A tale proposito di anno in anno si allunga la lista delle preziose collaborazioni con i piccoli e piccolissimi produttori locali, valtellinesi e non. Abbiamo la vista lunga e il nostro sguardo abbraccia tutte le bellissime regioni d’Italia, a volte sconfiniamo addirittura.
Lennon/McCartney, Sherlock Holmes e Watson, Bonucci e Chiellini, Bud Spencer e Terence Hill…
No, non è il gioco delle coppie, ma pensare a ognuno di questi binomi vincenti ci fa venire in mente che il segreto del loro successo sta nell’essere l’uno il perfetto complemento dell’altro, l’unione di due personalità differenti, di storie lontanissime che però sanno creare un mix capace di esaltare le qualità del singolo.
Cacho e Deggio in fondo suona bene, e noi siamo le due anime (con tanta carne..) dietro il Tabernario: un’anima da oste, dominus del bancone come un capitano Achab con tutte e due le gambe, e un’anima da cuciniere vecchio stampo, mani da scultore e fantasia da numero 10 sudamericano, magari un po’ indolente ma proprio per questo amato dai tifosi