Una birra nata “per colpa” dei ciclisti
Con il Tour de France che macina chilometri sotto il sole, anche a noi è venuta voglia di dedicarci un po' al ciclismo.
Certo, potremmo parlarvi del nostro rapporto peso - potenza, di ruote ad alto profilo, delle cento vittorie in carriera di Pogacar o di quella volta che abbiamo spinto Cipollini su per il Mortirolo. Ma noi, a queste minuzie tecniche, preferiamo argomenti più rinfrescanti, anche perché al Tabernario è arrivata la spettacolare Radler di Mönchshof.
Che cosa caspita è la Radler?
Provate a immaginare il ciclismo eroico degli anni venti del novecento, strade polverose, bici pesantissime e un sole estivo a picco, persino sulla Baviera.
Nel 1922 nei dintorni di Monaco, a Deisenhofen, Franz Xaver Kugler, un ex operaio addetto alla costruzione delle ferrovie che aveva scoperto che vendere birra era più agevole e remunerativo che stendere traversine, aveva da poco aperto la sua osteria chiamata Kugler Alm.
Franz aveva occhio per gli affari, e grazie alla sua ospitalità accattivante e alle feste e competizioni sportive organizzate ogni settimana nel suo Biergarten il Kugler Alm divenne in fretta popolarissimo, con un sacco di persone che venivano apposta da Monaco a bere una birra.
Un giorno Franz ebbe una nuova idea: dato che la bicicletta stava diventando molto popolare, perché non progettare una sorta di pista ciclabile che dal centro di Monaco arrivi direttamente dentro il Biergarten del Kugler Alm?
I ciclisti sarebbero arrivati assetati e lui avrebbe aumentato ancora le vendite di birra.
Ma l'idea di Franz era fin troppo buona e al Kugler Alm iniziarono ad arrivare sempre più ciclisti assetati fino a che, come narra la leggenda, un fine settimana se ne presentarono circa 13000, tanti da intaccare le scorte di birra di Franz.
Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e un po' di limonata
Come fare per dare da bere a tutti?
Nelle cantine del Kugler Alm accanto ai fusti di birra che si stavano rapidamente svuotando, c'erano migliaia di bottiglie di limonata, e allora Franz ebbe il colpo di genio: tagliare ogni bicchiere di birra con un 50% di limonata; il risultato non solo fu strabiliante dal punto di vista del gusto, ma anche da quello della sicurezza stradale, dato che abbattendo al minimo la gradazione, ogni ciclista riuscì a rientrare a Monaco con le proprie gambe.
Il successo fu immediato e Franz battezzò la sua creazione Radlermaß, ovvero il litro del ciclista (radler in tedesco).
La voce di questa nuova bevanda si sparse prima per la Baviera, poi per l'Europa e infine per tutto il mondo, tanto che ancora oggi il Biergarten del Kugler Alm è frequentato da migliaia di persone, che vogliono gustare una Radler lì dove è nata.
Una esperienza da non mancare se siete dalle parti di Deisenhofen e soprattutto se siete amanti della bicicletta, visto che è ancora possibile raggiungere il Kugler Alm utilizzando l'originale pista ciclabile.
La Radler al Tabernario
Se invece siete più pedalatori da Sentiero Valtellina, non potete perdervi questa estate al Tabernario la Radler di Mönchshof, un marchio storico della Franconia che è una vera istituzione.
Ça va sans dire che non si tratta della solita birra con il limone che bevono quelli del circolino a Milano Marittima, la Radler di Mönchshof è fatta solo con birra di qualità e limonata naturale, senza aromi artificiali e con il giusto equilibrio tra dolcezza e acidità, un po' come quello che trovate dietro il nostro bancone...
Prendete la bici, che vi aspettiamo per berne una!