La tradizione della pizza e birra è quasi un dogma nella nostra società, più difficile da sradicare del Catenaccio eppure, a ben guardare, quando parliamo di materie prime non possiamo che considerare la birra (che è già di suo a base cereali) come un doppione della pizza: una combo cereali + cereali che certo non aiuta la digestione, nonostante negli anni sia andata maturando l’idea errata che una bevanda gassata o una birra industriale, soprattutto se abbinata a un prodotto da forno altrettanto industriale, possa avere qualche influenza sulla nostra digestione, influenza che invece è irrisoria data la bassa qualità di tali prodotti.
Naturalmente il discorso cambia quando parliamo di una pizza lievitata in maniera corretta e abbinata a una birra non pastorizzata spinata a regola d’arte, ma non è questa la sede per occuparci di pancia gonfia o peggio. Noi al Tabernario preferiamo occuparci di gusto, ed è per questo che siamo sempre alla ricerca dei migliori abbinamenti possibili, quelli in grado di restituire al nostro palato sapori in grado di esaltarsi a vicenda.
Così abbiamo iniziato a considerare il vino come naturale abbinamento alla pizza sotto tutti gli aspetti: storico, filosofico, spirituale e logico.
L’Italia è conosciuta da tutti come patria di grandi vini, i campi di cereali che si perdono a vista d’occhio lungo l’Autostrada delle vacanze non richiamano mai alla mente la birra, bensì il pane e la pizza, associazione logica per noi italiani tanto quanto uva = vino.
Va da sé che quindi accostare al più italiano degli alimenti qualcosa di altrettanto radicato nella nostra anima come il vino, non sia poi così tanto un’eresia, senza contare che intorno all’idea della pizza e birra sono fiorite molte leggende.
Una di quelle più curiose, e che ben inquadra il carattere degli italiani, racconta come nel secondo Dopoguerra i gestori di locali, dovendo far fronte a un rincaro delle licenze di somministrazione proporzionale al volume di alcool servito, avessero iniziato a proporre la birra per via della sua bassa gradazione alcolica; nemmeno le pizzerie furono esenti da questo escamotage per aggirare i rincari, e proprio questo sarebbe alla base dell’idea della birra come abbinamento ideale per la pizza.
Ma leggende a parte, l’approfondimento e la passione sono la uniche vie che al Tabernario seguiamo per trovare la formula giusta e rendere ogni abbinamento formidabile.
Nella scelta degli abbinamenti, noi partiamo sempre da questa antichissima legge universale, La Legge dell’Abbinamento Cromatico:
- Piatto bianco = vino bianco
- Piatto rosso = vino rosso
Alle pizze bianche, moderne e gourmet, preferiamo abbinare i vini bianchi, con particolare attenzione alle bollicine;
Con le pizze a base pomodoro e formaggio spalanchiamo invece il mondo del vino rosso e in estate dei rosé, che va inteso come un vino rosso da bere freddo.
In entrambi i casi, sia che siate tipi da pizza bianca o amanti della pizza rossa, i nostri amici della Tenuta I Fauri ci vengono in aiuto alla grande.
Un abbinamento interessante con una pizza a base pomodoro è di sicuro il Baldovino Cerasuolo d’Abruzzo DOC, un vino rosé fruttato ideale per le sere d’estate e spettacolare con una pala appena sfornata. Mentre una pizza bianca diventa un’esperienza paradisiaca se accompagnata a una bottiglia di Pecorino d’Abruzzo DOC, vino che ben si abbina a formaggi e pesce e che si esalta ancora di più insieme a una pala gourmet.
Se siete assidui frequentatori del Tabernario vi sarà già capitato di assaggiare il vino di Luigi e Valentina, viticoltori onesti e legati a doppio filo alla loro terra d’Abruzzo, dove hanno portato un pizzico di modernità nella tradizione agricola di famiglia.
E se ancora non avete assaggiato nulla della Tenuta I Fauri, forse è venuto il momento di rimediare…
L’abbinamento migliore possibile è una delle chiavi per rendere speciale ogni piatto, e la pizza, soprattutto in un momento storico in cui viene esaltata e giustamente resa protagonista di una cucina moderna e attenta agli ingredienti, merita abbinamenti anche poco scontati ma in grado di elevarne ancora di più la grandezza al palato.
Noi del Tabernario non vediamo l’ora di consigliarvi di persona il calice perfetto da abbinare alla vostra pizza, nel frattempo andiamo a infornare una bella pala e a stappare una bottiglia di Fauri, alla vostra.
Salute!